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Inaugurazione del mulino/magazzino a HOMA

P. Vitali, Maria e Olivia hanno visitato il villaggio di Homa lo scorso Ottobre durante la loro missione In Etiopia.
Olivia ci racconta il momento di festa della comunità durante l’inaugurazione del mulino/magazzino

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“… È giovedì 29 ottobre, sono le 10.30 e partiamo per Homa: inaugurazione del nuovo magazzino. Un’ora circa di viaggio sulla nuova strada molto scorrevole, a parte carretti, asini, bambini e moto che tengono attivo l’autista con il clacson sempre pronto, svoltiamo per una strada sterrata in fase di sistemazione ed arriviamo finalmente al villaggio. Qui l’atmosfera è meravigliosa: grande festa, tutti ci accolgono con gioia, soprattutto i bambini, tanti tanti tanti… cantano, suonano e ballano.

W GMA – W GMA – W GMA… Alcune bambine ci offrono mazzolini di fiori: me ne ritrovo tre/quattro tra le mani, non so più dove metterli. Questa gioia sincera è davvero contagiosa ed io mi sto commuovendo… il solito rito del taglio del nastro, sempre accompagnati da musica e canti dei bambini: che sorrisi, che entusiasmo! Non credo che i nostri figli siano capaci di sorridere e gioire come loro… poi entriamo a vedere la costruzione, in velocità perché gli adulti del villaggio ci aspettano sotto una grande tenda per i ringraziamenti e parlare con noi. Apprezziamo il gesto di alcuni uomini che si alzano per lasciare posto in prima fila alle donne; l’animatore ci ringrazia perché oltre all’acqua, alla scuola, alla sala multiuso, ora c’è anche il magazzino: un altro passo avanti per l’intera comunità e soprattutto per le donne; ora riferiscono di aver imparato ad utilizzare il microcredito e, con il risparmio, hanno a disposizione un piccolo fondo in banca che permette loro di fare nuovi programmi per il futuro. Avanzano una nuova richiesta: la scuola materna per i più piccoli. Nella lingua locale, il kambatta, un anziano ringrazia in particolare per la scuola, vera opportunità per il futuro dei giovani e di tutto il villaggio. Poi arrivano i regali: ecco che riceviamo una gallina viva ciascuno, in segno di riconoscenza, oltre ad un sacchetto di uova ed una sciarpa con i colori tipici. P. Vitali a nome di tutti ringrazia per l’ospitalità e richiama l’attenzione sul fatto che la vita del villaggio dipende dall’impegno di tutti: solo rimanendo uniti potranno concretizzare nuove azioni affinché i giovani abbiano un futuro migliore. Dopo Maria, la parola viene data a me, che ritorno in Etiopia, dopo 14 anni: la prima volta è stata per incontrare mio figlio Ashenafi che ho adottato dopo che con mio marito abbiamo scelto di aprire la nostra casa e il nostro cuore ad un bambino senza famiglia. Sono felice di lavorare per il paese di mio figlio, perché nonostante lui sia italiano, nelle sue vene scorre sangue etiope e ne deve andare fiero. Dopo aver pranzato, ci dispiace dover rientrare, ma il cielo promette pioggia. Fra baci ed abbracci, scortati da una nuvola di bambini festosi ce ne andiamo; che dire, come primo giorno è stato pieno di emozioni da rielaborare, con calma ne farò tesoro.
Olivia”