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OGNI BAMBINO CONTA… ovunque egli nasca!

#Diritto all’#infanzia.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. In essa sono contenuti gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia.
La convenzione è composta da 54 articoli ed in Italia è stata ratificata nel maggio del 1991.
Gli articoli si possono raggruppare in quattro grandi categorie:

  • Principio di non discriminazione (sancito nell’art.n.2)
  • Interesse del bambino (art.n.3)
  • Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo (art. n.6)
  • Ascolto delle opinioni del bambino (art.n.12)

L’infanzia è un momento molto delicato della vita di ciascun bambino nel mondo.
La sua tutela è la priorità.

Il rapporto Unicef 2014 chiamato “Ogni bambino conta” ci dà una fotografia della situazione sulle condizioni dei bambini nel mondo analizzando alcuni aspetti importanti quali: la scolarizzazione, la condizione femminile, la mortalità infantile, la malnutrizione e il lavoro minorile.
Segnale positivo, evidenziato all’interno del rapporto, è il dato relativo all’iscrizione alla scuola primaria, che nei paesi impoveriti è aumentata: da 53 bimbi su 100 nel 1990 a 81 su 100 nella primaria. Un dato che evidenzia un successo, ma che ne è dei dati circa la frequenza alla scuola secondaria? La scuola che “forma” le generazioni di dirigenti, tecnici, insegnanti, infermieri…?

Nelle tabelle qui sotto possiamo confrontare i dati demografici di Etiopia ed Eritrea (che sono stimati!) e paragonarli con l’Italia. Successivamente verranno analizzati i dati riferiti all’educazione.

indicatori demografici

I Paesi del Corno d’Africa mostrano dati molto simili tra di loro per quanto riguarda il tasso di crescita annuale della popolazione (seconda colonna), tasso di mortalità e natalità, , l’aspettativa di vita (quinta colonna) e il tasso di fertilità (sesta colonna). Considerando che le cifre sono stimate, non tengono in considerazione, soprattutto per l’Eritrea, l’importante fenomeno migratorio che coinvolge anche i più giovani che sta caratterizzando il paese.

indicatore demografico italia

In Italia, come si può leggere, la situazione è molto diversa, con natalità e mortalità inferiori e tasso di fertilità pari ad un terzo della media di Etiopia ed Eritrea. La speranza di vita è di vent’anni più lunga e una percentuale più alta di persone che vivono in aree urbane.

Per quanto riguarda l’aspetto dell’educazione, qui sotto la prima tabella riferita ai due paesi africani e poi l’Italia.
dati educazione

dati educazione Italia

Si nota subito che in Italia i valori sono molto alti, quasi tutti vicino al 100%. In Etiopia ed Eritrea la situazione è migliorata rispetto a qualche decennio fa. Ma il tasso di frequenza scolastico è ancora inferiore al 70% per la scuola primaria, e al 25 % nella scuola secondaria. Il tasso di alfabetizzazione è nettamente migliorato, ma il livello di educazione rimane ancora molto, troppo basso.

Per questo GMA si impegna nella promozione dell’educazione, per costruire un futuro migliore, partendo dall’educazione, dalla scuola, facilitandovi l’accesso anche nelle zone rurali, che sono quelle più penalizzate.

Abbiamo molti villaggi ad esempio del nostro impegno: #Warbira, #Wallaccia, #Kutto Sorfella, #Mokonissa e #Shasheko Shone in Etiopia, ma anche #Zeazega, #Adi Ghebru, #Afelba, #Adi Teklai, #Barentu in Eritrea.

Vogliamo migliorare le condizioni di vita dei bambini migliorando i servizi nel villaggio in cui vivono… il bambino è al centro del nostro cuore… perché è lui la promessa di un futuro migliore!

E’ possibile sostenere i bambini attraverso l’acquisto di un banco, materiale didattico e i giochi per l’asilo.

Promuovi anche tu insieme a GMA onlus il #diritto all’#infanzia.

 

Fonti:
Rapporto Unicef 2014 “Ogni bambino conta”