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ETIOPIA – Il Corno d’Africa è ancora oggi una delle regioni più povere del mondo a causa di situazioni drammatiche (ribellioni, guerre, faide, conflitti religiosi) e periodi di siccità.
Milioni di persone, intrappolate nella gabbia della fame e della povertà, per il 94% dipendenti una resa agricola gravemente messa a rischio dal surriscaldamento globale.
Milioni di persone, intrappolate nella gabbia della fame e della povertà, per il 94% dipendenti una resa agricola gravemente messa a rischio dal surriscaldamento globale.
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Le stagioni delle piogge, irregolari se non assenti, hanno messo in ginocchio coltivazioni e allevamenti.
In Etiopia la produzione agricola etiope è crollata del 90% in alcune regioni, fin quasi azzerandosi con la morte di migliaia di capi di bestiame. (Fonte FAO)
E’ necessario intervenire per porre fine a questa situazione
Secondo GMA, questa emergenza rischia di tramutarsi in un nuovo esodo migratorio verso l’Europa, con tutti le problematiche che conosciamo.
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Mucche stremate dalla siccità: in Etiopia migliaia di capi di bestiame sono morti stremati per l’assenza di acqua e cibo
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questa emergenza rischia di tramutarsi in un nuovo esodo migratorio verso l’Europa
E’, infatti, di questi giorni la notizia della cattura di Osman Matammud, somalo di origine e direttore del campo profughi di Bani Walid in Libia, che gestiva con metodi brutali quali violenze sessuali, torture e privazioni.
Correggere questa situazione non è facile ma è possibile e abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Sostenendo l’agricoltura: distribuzione di nuovi sementi, micro impianti di irrigazione, installazione di orti familiari e formazione alle popolazioni interessate
Sostenendo l’allevamento: acquisto animali da soma e da allevamento e campagne veterinarie di vaccinazione.
Sostenendo il commercio quale canale di scambio dei beni prodotti e semilavorati: corsi di formazione per la lavorazione e conservazione dei prodotti agroalimentari (favorendo l’uscita dal circolo vizioso della periodicità)
Correggere questa situazione non è facile ma è possibile: sostenendo l’agricoltura e gli orti familiari, l’allevamento e il commercio.
Ci attendiamo di ottenere buoni risultati, migliorando le condizioni di salute legate ad una maggiore varietà della dieta e rilanciando una produzione agricola resa indipendente dai cambiamenti climatici.
21/01/2017
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