A novembre scorso partivano Giacomo e Matteo Mantoan, #giovani GMA.
Hanno condiviso con noi le loro prime emozioni. Le riviviamo insieme pronti per la partenza di altri #giovaniGMA.
La loro prima volta in Etiopia
Giungiamo a EDO BOLOSO dopo una strada un po’ dissestata, con alcuni ponti messi male dall’erosione delle ultime piogge. Ad accoglierci ci sono i ragazzini della scuola con i loro balli e i fiori. L’interno delle aule è molto luminoso e pulito, e i posti a sedere sono per più di metà vuoti.
Durante la nostra permanenza avviene la distribuzione di un tozzo di pane ad ogni ragazzo.
Riprendiamo il nostro mezzo e dalla scuola ci spostiamo nel compound creato da Gma. Qui troviamo e visitiamo il mulino. Delle due macine, ne troviamo funzionante e pulita solo una.
Mentre nel cortile, all’ombra di una pianta, due uomini sono intenti a lavorare al telaio, noi entriamo nella sala multiuso dove incontriamo i membri della cooperativa che ci mostrano le loro creazioni tessili e tutto il materiale per il catering.
Il materiale è molto pulito, ben riposto e ordinato. Anche le donne sono vestite bene, molto cortesi, quasi professionali nel servirci bevande e patate di ogni genere.
Durante il colloquio con i soci, mi ha colpito la presenza di una bellissima ragazza giovane, giunta in cooperativa per versare i risparmi della madre costretta a letto dalla febbre malarica.
Scopriamo inoltre che i prestiti singoli sono arrivati fino a 2.000 birr, prestati ad una donna per comprare pecore.
Il viaggio prosegue verso Awasa, attraverso 150 km di strada sterrata, e solo per comprare dei nuovi ammortizzatori per l’auto con cui viaggiavamo. Ebbene sì, 150 km solo con le balestre è stato un viaggio…interessante.
Giacomo