Sono sempre di più le persone che decidono, nel rispetto dei diritti degli eredi legittimi, di affidare con un lascito, una parte anche piccola dei propri beni ad una associazione di solidarietà.
Ci sono tanti modi per sostenere le iniziative di GMA ets, uno di questi è il lascito testamentario.
Il lascito testamentario è un atto con il quale si esprimono le proprie volontà, ci si prende cura dei propri cari e si può dare seguito ai valori in cui si crede.
È possibile scegliere come vengano gestiti i propri beni dopo la morte, compatibilmente con le esigenze dei familiari, mantenendo viva la propria memoria con l’aiuto a favore degli ultimi nelle periferie del mondo, dove GMA opera.
Fare testamento è un’opportunità per destinare un lascito; è alla portata di tutti, può comprendere una somma di denaro, anche piccola, fondi finanziari, beni mobili o immobili.
Esistono due forme di testamento:
Testamento olografo: viene scritto interamente a mano, datato e firmato e le persone o gli enti beneficiari vanno indicati con precisione;
Testamento pubblico: viene redatto direttamente dal Notaio secondo la volontà del testatore e in presenza di due testimoni non legati al testatore da vincoli di parentela e non compresi tra i beneficiari. Deve essere datato e firmato per esteso (con la scrittura abituale del testatore) sia dal testatore che dai testimoni.
Si può sempre cambiare idea…
Un testamento può essere scritto in qualunque momento, è sempre modificabile, annullabile o sostituibile, e produce effetti solo al momento dell’apertura della successione.
Sono Valeria, non ho eredi e voglio che le cose a me più care continuino ad avere un valore anche per gli altri, per questo ho scelto di lasciare la mia eredità a favore di GMA. Dopo aver sentito le testimonianze da parte di amici che erano stati in Etiopia ed avevano visto come sia possibile cambiare la vita alle donne del posto con poco, ho scelto di redigere un testamento pubblico, ho voluto che tra i beneficiari ci fosse GMA.
Sono Enrico, sono avvocato, tempo fa la signora Anna mi contattò con il desiderio di sostenere gli studi di due bambini in Eritrea. Insieme abbiamo trovato il modo perché il suo desiderio si trasformasse in un’opportunità concreta per i piccoli Ruftaliem e Yoel, oggi Anna non c’è più, ma la sua volontà continua a vivere per i due bambini che oggi vanno a scuola nel villaggio di Zaezega in Eritrea.
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