Cosa abbiamo fatto nel villaggio di Ololà dal 2013 fino ad oggi:
In Etiopia, in particolare nelle aree rurali, sono molto diffusi prodotti e manufatti di uso quotidiano realizzati in terracotta; tra questi le jebenà (caffettiera tradizionale), ciotole, piatti per la cottura di enjera (pane tradizionale) e pentole. Questi prodotti sono realizzati dal gruppo dei “fugà” termine dispregiativo con cui vengono indicate le persone dedite alla lavorazione e produzione di terracotta in Wolayta. Sebbene questi prodotti siano molto diffusi e di uso quotidiano, le persone che li producono vengono marginalizzate ed escluse dalla comunità.
Inoltre, loro sono gli artisti che producono le nostre bomboniere solidali!
Le famiglie di vasai vivono vicine tra loro e solitamente lontane dal centro e dalle altre famiglie del villaggio. Sono famiglie spesso molto povere, con un basso tasso di istruzione poiché la discriminazione avviene sin dalla prima infanzia e spesso i genitori oltre a non avere possibilità economiche preferiscono non mandare i figli a scuola per la paura che subiscano violenze.
Nel villaggio di Gurumo un gruppo di 22 donne appartenenti a questa casta sono socie della cooperativa e grazie a ciò è stato possibile avviare un primo tentativo di integrazione con la comunità. La costruzione di una tettoia e la possibilità di strutturare meglio la propria attività rappresenta un ulteriore passo per il gruppo.
Obiettivo: La costruzione di una tettoia va a sostegno di attività generatrici di reddito, con lo scopo di migliorare le condizioni di vita di queste famiglie. In particolare, si hanno i seguenti obiettivi:
La costruzione della tettoia
A causa della discriminazione sociale nei loro confronti, dovuta al loro lavoro, i vasai non posseggono alcun appezzamento di terreno da coltivare, questo fa sì che le loro entrate dipendano esclusivamente dalla loro attività artigianale. La maggior parte delle famiglie di vasai sono esposte ad una forte situazione di insicurezza alimentare. La realizzazione di manufatti avviene all’aperto: l’argilla viene lavorata e i prodotti asciugati all’aria aperta prima di essere cotti con l’utilizzo di legna, sterpaglia e sterco. La produzione diventa quindi faticosa nella stagione secca a causa del caldo e del sole battente e limitata o quasi impossibile nella stagione delle piogge per le difficoltà dovute alla produzione e conservazione dei manufatti.
La tettoia permetterebbe agli artigiani di lavorare durante tutto l’anno, sia con il sole, grazie ad un ambiente ombreggiato e fresco, che con la pioggia, dando la possibilità di lavorare in ambiente protetto e accendere i fuochi per cuocere i manufatti ed immagazzinarli successivamente in attesa della vendita. Questo permetterebbe loro di aumentare la produzione e le vendite, assicurandosi entrate minime per garantire i beni essenziali alla propria famiglia.
Scopri alcuni dettagli della tettoria del villaggio di Gurumo e COME PUOI SOSTENERNE LA COSTRUZIONE!
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La dimostrazione di come un sogno possa davvero fare la differenza si è vista mercoledi 1 aprile a Este, al teatro dei Filodrammatici, grazie al prezioso lavoro del gruppo Althedame.
Il gruppo Althedame ha saputo dare un’immagine profonda di questa piccola grande donna, rappresentando questo tema con lo sguardo spensierato di una ragazza di 15 anni.
Per prima cosa ringraziamo gli organizzatori e il cast, le due bravissime Parigine Gloria Caon e Eleonora Ambrosi, il talebano Giacomo Salemi, l’autrice del testo e regista Camilla Bottin, il Coro “Dietro le quinte”, le scenografe Serafina Guariento e Roberta Spigolon, il tecnico audio Luisa Benato, la super cantante Galina Berghi, la brava presentatrice Anna D’Agostino e tutti quelli che ci hanno dato una mano per i costumi. Grazie a Valentina Mora per i suoi interventi che ogni volta ci invitano alla riflessione. Grazie a Martina Ponzin per la sua bella presenza alla biglietteria, grazie a Photo Excalibur, Marco e Fabio per le foto e le riprese, al Comune di Este per averci concesso lo spazio del Teatro dei Filodrammatici e ovviamente grazie a VOI DEL PUBBLICO che eravate presenti numerosi, entusiasti e ricchi d’affetto.