Là dove l’istruzione viene sempre più condizionata dalle politiche governative, la scuola di Hagaz continua a mantenersi un punto di riferimento per i giovani eritrei.
Sanno che entrare alla scuola di Hagaz rappresenta per loro un’occasione d’oro per avere un futuro dignitoso, dove potranno aumentare le loro competenze e svolgere un ruolo importante per promuovere lo sviluppo agricolo nel loro paese.
È una sfida importante quella della scuola di Hagaz, che attraverso la formazione e le attività di sviluppo con la produzione “industriale”, forma i giovani dando loro gli strumenti per guardare avanti, anche in un paese dove è difficile sperare.
Promuovere opportunità di formazione e attività di sviluppo ambientale sono le premesse per permettere alla gente di vivere bene nel proprio paese: insomma, ci impegniamo a promuovere le condizioni perché tutti possano vivere nel loro paese, riducendo i rischi di una migrazione altamente rischiosa, come è quella per i giovani eritrei.
Dal direttore delle scuola:
L’anno accademico 2015/2016 si è concluso armoniosamente con il diploma di 107 studenti dei quattro dipartimenti e l’anno accademico 2016/2017 sta andando altrettanto bene. Abbiamo accolto studenti da tutte le parti del paese, provenienti in particolare da famiglie di agricoltori delle zone rurali. Fanno parte di diverse zone, tribù, religioni e genere. Una delle esperienze più appaganti è il vivere insieme come una famiglia. È fantastico vedere cristiani e musulmani che fanno amicizia, si aiutano l’un l’altro o vedere come due persone, provenienti da zone tra loro lontane, che non avrebbero avuto alcuna possibilità di incontrarsi, possano iniziare una relazione. Questi sono buoni esempi di luoghi dove c’è una forte tensione causata dalla religione o dall’appartenenza a diversi settori.
I nostri studenti hanno alle loro spalle una carriera scolastica molto povera. La scuola fornisce tutti i mezzi possibili per prepararli al futuro, nonostante il tempo a disposizione sia limitato (2 anni). Questo è quello che uno studente ha detto, in una conversazione informale, a proposito della scuola tecnica di agraria di Hagaz “Brother, adesso stiamo ricevendo una formazione”. Pertanto, la scuola deve considerare il loro passato.
Hagaz è un villaggio dell’Eritrea. Sin dalla sua indipendenza ha fronteggiato i problemi di un piccolo paese disperatamente povero, accentuati dalle recente implementazione di politiche economiche restrittive e autarchiche che hanno totalmente isolato il paese nel contesto internazionale.Nel paese si registrano le seguenti necessità principali:
Il progetto si propone di sfruttare l’esperienza fatta negli ultimi anni dalla Agricultural and Technical School (HATS) dei Fratelli De La Salle nella produzione di marmellata di fichi d’India, localmente chiamati “beles”. Essi rappresentato una fonte importante di sostentamento per la popolazione durante i mesi luglio/settembre, ma la maggioranza dei frutti restano inutilizzati. HATS iniziò i primi esperimenti nel 2002 la scuola si è dotata di un moderno impianto della capacità di 300 Kg di marmellata all’ora. In questo contesto in cui il governo nega la necessità di aiuti alimentari e proibisce l’importazione e distribuzione generi alimentari, quando la maggioranza della popolazione è al limite della sopravvivenza, si è pensato di contribuire a lenire i bisogni fondamentali con un piccolo intervento che non incontrasse gli ostacoli burocratici sovra esposti.
Il progetto si propone di:
L’intervento, porterebbe un’incidenza positiva sul problema prioritario della denutrizione e della malnutrizione; incentiverebbe la raccolta degli agricoltori locali che troverebbero nell’Hagaz Agro-Technical School (HATS) un sicuro canale di sbocco. Garantire un sostegno alimentare adeguato, può essere l’ideale volano di crescita che influenzi positivamente anche le problematiche correlate, a partire dalla possibilità fisica da parte dell’individuo di investire le proprie energie anche in processi di crescita e formazione umana, processi questi che nel lungo periodo si tradurrebbero in risorse per l’intero paese.
Il progetto intende rifornire con la produzione di marmellata di beles che avrà luogo presso l’Agricultural and Technical School (HATS), 30 centri sanitari e 47 scuole materne, raggiungendo almeno 166.159 persone.