L’8 Settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, istituita nel 1967 dall’UNESCO.

Questa giornata ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’alfabetizzazione che se non presente rende la vita di un individuo complicata sotto diversi punti di vista quali: il lavoro, la salute e in modo generale le attività quotidiane.

L’alfabetizzazione può risolvere grandi problematiche come la povertà, la mortalità infantile, la violazione dei diritti umani e la disparità di genere. 

Nonostante i molteplici tentativi di miglioramento, secondo l’UNESCO più di 1,3 miliardi di persone al mondo, di cui il 44% sono bambini e il restante 66% sono adulti, sono ancora analfabeti; questi numeri poi si sono aggravati con la chiusura delle scuole durante il periodo di pandemia causato dal COVID-19, portando ad una perdita delle competenze di base di calcolo e di alfabetizzazione

Ciò non migliora la già carente alfabetizzazione dei paesi di basso e medio reddito come l’Etiopia e l’Eritrea, dove noi, GMA (Gruppo Missioni Africa), agiamo attraverso la creazione di strutture scolastiche che danno ai bambini, ma anche alle donne, la possibilità di apprendere nuove competenze che aiutino a garantire un futuro migliore. 

Infatti, è grazie all’acquisizione delle nuove competenze che è stato possibile dare il via a diverse attività tra cui il microcredito, cioè l’erogazione di un piccolo prestito finalizzato alla realizzazione di piccole attività che producono un utile, e corsi di formazione che consente di avere una maggiore possibilità di inserimento all’interno del mondo del lavoro.

Dare a queste persone la possibilità di imparare e apprendere nuove informazioni li aiuta a garantire a loro stessi, ma anche a coloro che gli stanno intorno, la possibilità di una vita migliore. Inoltre le competenze potranno aiutare paesi come l’Etiopia, che è uno degli stati in cui l’analfabetismo è maggiormente presente, a svilupparsi migliorando la qualità di vita e quindi aumentando risorse e migliorando il sistema della sanità.

Ma perché esiste l’analfabetismo? Oltre alla mancanza delle strutture scolastiche e insegnanti, altri possono essere i motivi, un esempio potrebbe essere (sempre rimanendo in tema) quello dell’Etiopia e dell’Eritrea dove i bambini non vanno a scuola perché sono impegnati a recuperare l’acqua che purtroppo è presente a chilometri di distanza e raramente è potabile.

Grazie ai fondi raccolti dalle famiglie italiane il GMA garantisce diritti di base nelle zone rurali del corno d’Africa. È fondamentale il diritto all’acqua per questo è importante costruire pozzi che siano vicini ai villaggi e che distribuiscano acqua potabile. Questa azione poi ha diversi effetti positivi che sono: rendere l’acqua facilmente accessibile, bere acqua pulita e quindi prevenire possibili malattie poiché l’acqua è spesso raccolta da pozzi, ruscelli e laghi in cui le persone si lavano e sciacquano i panni.

Con questo si intende che l’analfabetismo deriva da problemi più grandi e complessi e quindi non si potrà cessarne l’esistenza se prima non ci si impegna a risolvere le difficoltà superiori. 

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